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L’Intelligenza Artificiale alla base di un grande passo nel campo della biologia
Dopo il lancio di AlphaFold 2 che ha permesso di trovare una soluzione al problema del ripiegamento proteico, DeepMind, l’intelligenza artificiale di Google, continua a dare un prezioso contributo alla scienza condividendo le previsioni della struttura delle proteine del corpo umano e di altri 20 organismi.
Si tratta di un avanzamento sia dal punto di vista tecnologico che medico, il cui impatto è stato paragonato a quello dello Human Genome Project, il progetto di ricerca scientifica internazionale inaugurato nel 1990 e volto a identificare e mappare i geni del genoma umano.
Al momento, l’archivio condiviso da DeepMind contiene 350 mila previsioni sulle caratteristiche e la forma delle proteine, ma l’obiettivo è quello di arrivare a 100 milioni entro la fine dell’anno.
Grazie all’archivio messo a disposizione in maniera gratuita, i ricercatori potranno lavorare direttamente sulla struttura delle proteine fornite da DeepMind, piuttosto che investire tempo e risorse nelle analisi sperimentali volte a determinarle in laboratorio.
In questo modo, sarà molto più semplice e veloce sviluppare nuovi farmaci, progettare enzimi con funzioni specifiche, o accelerare gli studi sui virus, compreso l’attuale Covid-19.
Il progetto curato da DeepMind rappresenta uno dei contributi più significativi che l'Intelligenza Artificiale ha dato al progresso della conoscenza scientifica fino ad oggi, ed è un esempio dei benefici che l'AI può portare all'umanità.
Sono tanti e diversi, infatti, i modi in cui la tecnologia può avere un impatto positivo sulla collettività e migliorare la qualità della vita dell’uomo. Ed è proprio l’incontro fruttuoso tra questi due mondi che rende possibili il progresso scientifico e l’evoluzione dell’umanità.
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