CLOUD TRANSFORMATION
CLOUD TRANSFORMATION
La missione di Google Cloud di diventare un top player nell'economia digitale a basse emissioni di carbonio nasce dalla comprensione del peso ambientale dei suoi data center e dal senso di responsabilità che ne deriva.
I data center di Google Cloud sono impegnati nella gestione di petabyte di dati e miliardi di richieste, grazie alla più vasta rete di centri dati del settore. Tuttavia, questa potenza ha un costo e un impatto ambientale significativo: le infrastrutture di Google Cloud consumano grandi quantità di energia e le emissioni di anidride carbonica associate alle loro operazioni rappresentano una frazione significativa delle emissioni globali legate alle tecnologie digitali.
È stato fissato un obiettivo tanto ambizioso quanto necessario: far diventare l'intero Google Cloud ad alimentazione carbon free entro il 2030. Ciò significa garantire alle sue infrastrutture IT energia proveniente da fonti rinnovabili 24 ore su 24, 7 giorni su 7. Questa visione ha importanti implicazioni operative:
alimentazione 100% rinnovabile: verrà garantito il passaggio a contratti di fornitura di energia completamente rinnovabile in tutti i data center. Ciò include l'acquisto di energia prodotta da fonti eoliche e solari, nonché da altre tecnologie rinnovabili emergenti.
raddoppiare gli investimenti in rinnovabili: la capacità di produzione di energia pulita che Google possiede e gestisce direttamente sarà notevolmente incrementata, tramite contratti a lungo termine o partecipazioni.
infrastrutture e tecnologie verdi: saranno sviluppati sistemi di raffreddamento e distribuzione energetica nella rete data center per aumentarne ulteriormente l’efficienza.
ottimizzazione dell'uso di energia: attraverso innovazioni nell'architettura dei server e l'uso dell'Intelligenza Artificiale, sarà ridotto il consumo energetico per bit di dati gestiti.
Raggiungere l’obiettivo entro il 2030 richiede considerevoli innovazioni tecnologiche insieme a importanti investimenti finanziari. La strada da percorrere è impegnativa, ma i progressi compiuti finora dimostrano la fattibilità della deadline. Google è decisa ad agire ora, per guidare con il suo esempio la transizione verso un cloud computing veramente sostenibile.
Google crede che ogni azienda abbia l'opportunità e l'obbligo di proteggere il nostro pianeta ed è leader in materia di sostenibilità e lotta al cambiamento climatico fin dalla fondazione più di 20 anni fa. Di seguito sono riportati alcuni dei risultati più significativi degli ultimi due decenni:
2007: è diventata la prima grande azienda ad essere neutrale dal punto di vista delle emissioni di carbonio per le proprie operazioni.
2017: è stata la prima grande azienda a raggiungere l'obiettivo di acquistare abbastanza energia rinnovabile per coprire l'energia utilizzata dalle proprie operazioni globali.
2018: ha annunciato l'obiettivo di diventare una società ad alimentazione priva di carbonio entro il 2030, raggiungendo il 100% di energia rinnovabile per tutte le proprie operazioni globali.
2019: ha affermato di aver compensato l'intero ciclo di vita di carbonio in azienda, compresi gli acquisti di energia rinnovabile, la produzione di hardware e il consumo dei propri prodotti e servizi, dal 2007 al 2019.
2020: ha annunciato l'obiettivo di utilizzare solo materiali riciclabili o rinnovabili per i propri prodotti hardware a partire dal 2022.
Per le aziende che vogliono ridurre la propria impronta di carbonio derivante dai processi IT, la roadmap energetica green di Google Cloud offre dunque un'opportunità unica: scegliere un cloud davvero sostenibile, che fornisce processi e dati concreti dimostrabili nel proprio bilancio di sostenibilità.
Con Injenia è possibile avere accesso a tutte le applicazioni green di Google Cloud, compreso lo strumento di IT sustainability assessment che consente di analizzare e rendicontare con precisione l'effettivo impatto ambientale della tua azienda.
Insieme possiamo costruire un'economia digitale che funzioni in armonia, non in conflitto, con il nostro Pianeta.
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