Work Transformation
Questo articolo passa in rassegna i migliori strumenti di videoconferenza per il business, le loro funzionalità e gli aspetti critici più comuni.
Gli strumenti di videoconferenza sono diventati vitali durante la quarantena causata dal Covid-19, sia per rimanere produttivi al lavoro che per comunicare con i nostri cari.
Questo tipo di software ha permesso di continuare a fare riunioni con il team, incontrare i clienti, seguire le lezioni scolastiche, chiamare i nostri familiari o fare un aperitivo con gli amici.
La quarantena ha causato un vertiginoso aumento di utilizzo degli strumenti per videoconferenza e un impellente bisogno di avere risposta alla domanda: qual è il migliore software di videochiamata?
L’uso di Google Meet durante il lockdown, per esempio, è cresciuto di 30 volte da gennaio 2020. Ad Aprile 2020, ogni giorno si sono connessi 3 miliardi di nuovi utenti, che hanno partecipato a meeting per circa 3 miliardi di minuti. Durante le ore di punta, si sono incontrate oltre 100 milioni di persone.
La crescita esponenziale di utenti rappresenta una grande opportunità di crescita per le aziende che vendono questi strumenti, ma anche numerose criticità dovute alla gestione di picchi d’uso senza precedenti.
Per rispondere a questa esigenza e alle nuove modalità d’uso emerse in quarantena, i vendor hanno apportato numerose migliorie ai loro strumenti di videoconferenza.
Quale, tra le varie soluzioni, può garantire alle aziende meeting online di alta qualità, senza avere problemi legati a picchi di utilizzo, sicurezza e privacy?
Da vari confronti fatti da testate e società specializzate in ricerche di mercato, Google Meet vince il confronto su Zoom Meetings e Microsoft Teams come migliore strumento di videoconferenza aziendale.
Vediamo prima i motivi di tale vittoria e, poi, passiamo ad analizzare le altre soluzioni.
Secondo vari test come questo, Google Meet vince il confronto su Zoom e Teams come migliore strumento aziendale per la videoconferenza. Completamente basato sul cloud, è integrato nella Google Workspace, la suite di collaborazione e produttività di Google Cloud.
Meet è facile da usare e accessibile da web browser e app senza ulteriori plug-in, da qualsiasi device e posizione.
Si basa sul sistema di sicurezza e protezione privacy di Google. Include strumenti per il controllo degli accessi e utenti anonimi con account individuali non possono accedere ai meeting se non invitati, evitando i problemi di bombing.
I codici di Meet sono complessi di default: non vi sono dunque rischi di attacchi informatici. Audio e video sono codificati in transito per evitare abusi di terze parti.
I dati raccolti su Meet non sono usati per fini promozionali o venduti a terze parti.
Infine, Meet è certificato e conforme alle normative globali: GDPR, HIPAA, COPPA e FERPA per il sistema scolastico.
Meet include molte feature interessanti per organizzare meeting e riunioni online in modo semplice e veloce, ma anche per tenere webinar in streaming:
Partendo da queste analisi riguardanti Google Meet passiamo ora a vedere pro e contro di Zoom e Teams.
Zoom Meetings è uno strumento di videoconferenza molto usato grazie alla sua semplicità d’uso. Proprio questa sua semplicità, però, lo ha reso più vulnerabile ad attacchi informatici. I picchi di utilizzo durante il lockdown hanno rivelato molti buchi di sicurezza e privacy.
Per esempio, non vi è stata trasparenza sulle modalità con cui i dati personali venivano utilizzati e sui meccanismi di crittografia usati dalla piattaforma.
Ad Aprile 2020 è stato perfino scoperto un attacco hacker che avrebbe portato alla luce 530.000 account privati. Nonostante Zoom abbia subito provveduto a fornire le opportuni spiegazioni e a risolvere i problemi più eclatanti, sono nate nuove inaspettate criticità.
Il 7 maggio 2020 Zoom ha comprato una piccola start up di New York per implementare un sistema di crittografia end-to-end, rivelando di fatto che quello usato finora non lo fosse.
Sono continuati, inoltre, gli episodi di Zoom bombing, ossia l’entrata non prevista di una terza persona o di materiale video all’interno di meeting privati non coperti da password.
Zoom, a fronte di questi evidenti problemi che non lo facevano essere uno strumento affidabile per i meeting aziendali, ha iniziato a prendere provvedimenti per attenuare i rischi di sicurezza e privacy.
Microsoft Teams non è il primo strumento che viene in mente quando si pensa alla videoconferenza, ma è comunque facilmente accessibile dalla versione business di Office 365, ben radicata nelle aziende.
Eppure, Microsoft Teams è competitor di Google Workspace o di Slack: è una suite di collaborazione più che uno strumento specifico di videoconferenza come lo sono Google Meet, Zoom Meetings o Skype, anch’esso proprietà di Microsoft.
Da maggio 2020 questo software ha aumentato il limite massimo di partecipanti alla call portandolo a 250 e la schermata è passata da una griglia 3x3 a una 7x7, quindi consentendo ora di vedere contemporaneamente 49 persone.
Google Meet è uno dei tanti servizi della Google Workspace di Google, ma è molto di più di un suo semplice add-on. È un vero e proprio strumento di videoconferenza pensato per le aziende e che facilita lo smart working: semplice da usare, include molte caratteristiche utili per organizzare meeting e webinar di alta qualità; è affidabile, basato sui migliori sistemi di sicurezza e conforme alle normative globali.
Vince su Zoom Meetings, che ha paganto l’inaspettato passaggio a un pubblico enorme più generalista. Questo lo ha reso vulnerabile in termini di sicurezza e privacy, con attacchi informatici e Zoom bombing.
Rispetto a Teams, Meet nasce come strumento di videoconferenza. È semplice da accedere per il team, ma anche per clienti e partner invitati, si può organizzare ed entrare nei meeting usando Calendar, il link o il codice generato, un numero di connessione remota per la funzione solo voce da mobile.
Accedere a Teams, invece, non è così facile. L’opzione per iniziare un meeting è un piccolo bottone sotto la chat: è di fatto una delle ultime opzioni di comunicazione tra utenti su Microsoft Teams.
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